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Le miniserie da vedere su Netflix

In questi tempi funesti e di clausura, ti consiglio, senza spoiler, quattro miniserie da guardare disponibili su Netflix. Hanno tutte delle protagoniste femminili, sono coinvolgenti e durano poco, ideale se non hai voglia di sorbirti 800 stagioni. Inoltre sono ispirate a fatti realmente accaduti.

Unbelievable

Unbeliavable

Creata e diretta da Susannah Grant, la miniserie è ambientata negli anni che vanno dal 2008 al 2011, in Colorado, USA. Inizia raccontando la storia di Marie, un’adolescente che fa parte del programma Rise Up, che aiuta a favorire la transizione dei bambini in affidamento.

Marie subisce una violenza sessuale da un uomo mascherato che si è introdotto in casa, va alla polizia per denunciare lo stupro e il caso viene seguito da un detective, che però non le crede.

Nel frattempo due detective donne, appartenenti a diversi distretti di polizia, indagano su degli abusi sessuali e scoprono che i casi seguiti presentano delle forti analogie. Perciò uniscono le forze per cercare di scoprire il colpevole.

In otto episodi Unbelievable mostra come la burocrazia, il patriarcato, la cultura dello stupro e una pessima dottrina istituzionale possano intralciare la scoperta della verità. Io amo le donne detective.

L’altra Grace

Alias Grace

Ispirata al romanzo omonimo di Margareth Atwood (che appare in un cameo in uno degli episodi), la miniserie si sviluppa in sei episodi, che vi risucchieranno e inquieteranno, anche perché sono ispirati a fatti reali.

Siamo nel 1843, in Canada, e la protagonista è Grace Marks, una giovane immigrata irlandese, interpretata da un’ipnotizzante e bravissima Sarah Gadon. Grace, condannata per l’omicidio di Thomas Kinnear, trascorre dieci anni in carcere, quando arriva il dottor Simon Jordan, convocato per analizzare la detenuta e per aiutare Grace a ricordare il suo passato.

Grace non ha memoria di quello che è successo e il dottore, attraverso delle sedute che ricordano la psicanalisi, la aiuta a ricordare gli avvenimenti passati, fino al giorno dell’omicidio. L’obiettivo è quello di capire se l’angelica ragazza sia colpevole del reato.

In un crescendo sarai risucchiato nei racconti di Grace e farai fatica a capire se è sincera o una vera manipolatrice.

Il trailer è in inglese ma la serie è disponibile anche in lingua italiana.

Unhortodox

Unorthodox

Unorthodox è una miniserie televisiva tedesca e statunitense creata da Anna Winger e Alexa Karolinski, diretta da Maria Schrader e basata sull’autobiografia del 2012 di Deborah Feldman Ex ortodossa. Il rifiuto scandaloso delle mie radici chassidiche.

In quattro episodi viene raccontata la storia della diciannovenne Esther “Esty” Shapiro, una ragazza che vive in una comunità ultra-ortodossa chassidica nel quartiere di Williamsburg, a New York.

Esty, come tutte le donne della comunità, deve seguire delle regole rigide: non può leggere la Torah, cantare o studiare musica: è destinata solo a concepire figli. Ha dovuto sposare, tramite un matrimonio combinato, un giovane che si chiama Yanky. Dopo un anno di matrimonio, la ragazza decide di scappare a Berlino, dove vive la madre Leah, per provare a rifarsi una nuova vita.

Unorthodox è la prima serie Netflix girata interamente in yiddish e merita per la straordinaria protagonista, per gli argomenti trattati e per l’intensità con cui Etsy decide di aggrapparsi alla vita. Non può che farci del bene!

La regina degli scacchi

La regina degli scacchi

La regina degli scacchi (The Queen’s Gambit) è una miniserie di sette episodi uscita il 23 ottobre 2020, sempre su Netflix. La serie è ispirata all’omonimo romanzo del 1983 di Walter Tevis

Siamo negli anni cinquanta, nel Kentucky, USA. La protagonista è Elizabeth Harmon, una bambina di nove anni, che, dopo essere rimasta orfana, arriva in un orfanotrofio femminile.

Beth è chiusa e poco loquace. Farà amicizia solo con una ragazzina più grande. Inoltre, come era solito in quegli anni, alle bambine vengono distribuiti dei tranquillanti che nella piccola creeranno subito una dipendenza.

Un giorno Beth vede il signor Shaibel, il custode dell’orfanotrofio, che gioca da solo a scacchi, nel seminterrato dell’istituto. Lui la inizierà al gioco, dandole di nascosto delle lezioni e rendendosi conto ben presto della mente brillante della bambina.

La serie continua con Beth adolescente, che trova una famiglia che la adotta e inizia a partecipare ai suoi primi tornei di scacchi, frequentati da soli uomini, dove viene guardata con diffidenza e derisa in quanto donna. Beth cresce, gioca a scacchi e lotta con le sue dipendenze da alcol e psicofarmaci, ma è tenace e ha un obiettivo: diventare la campionessa mondiale di scacchi. Ci riuscirà?

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